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Lorenz Oken (Hrsg.): Isis

Havvi oggidì nella Letteratura italiana una classe di eruditi che vanno continuamente razzolando le antiche ceneri, per trovarvi forse qualche granello d’ oro: ed un’ altra di scrittori senz’ altro capitale che molta fiducia nella lor lingua armoniosa, donde raccozzano suoni vôti d’ ogni pensiero, esclamazioni, declamazioni, invocazioni, che stordiscono gli orecchi, e trovan sordi i cuori altrui, perchè non esalarono dal cuore dello scritore. Non sarà egli dunque possibile che una emulazione operosa, un vivo desiderio d’ esser applaudito ne’ teatri, conduca gl’ ingegni italiani a quella meditazioni che fa essere inventori, e a quella verità di concetti e di frasi nello stile, senza cui non ci è buona letteratura, e neppure alcuno elemento di essa?

Piace comunemente il dramma in Italia: e degno è che piaccia sempre più, divenendo più perfetto e utile alla publica educazione: e nondimeno si dee desiderare che non impedisca il ritorno di quella frizzante giocondità onde per l’ addietro era sì lieto. Tutte le cose buone devono essere tra sè amiche.

Gl’ Italiani hanno nelle belle arti un gusto semplice e nobile. Ora la parola è pur una delle arti belle, e dovrebbe avere le qualità medesime che le altre hanno: giacchè l’ arte della parola è più intrinseca all’ essenza dell’ uomo; il quale può rimanersi piutosto privo dipitture e di sculture e di monumenti, che di quelle imagini e di quegli affetti ai quali e le pitture e i monumenti si consacrano. Gl’ Italiani ammirano ed amano straordinariamente la loro lingua, che fu nobilitata da scrittori sommi: oltrechè la nazione italiana non ebbe per lo più altra gloria, o altri piaceri, o altre consolazioni se non quelle che dava l’ ingegno. Affinchè l’ individuo disposto da natura all’ esercizio dell’ intelletto senta in sè stesso una cagione di mettere in atto la sua naturale facoltà, bisogna che le nazioni abbiano un interesse che le muova. Alcune l’ hanno nella guerra, altre nella politica: gl’ Italiani deono acquistar pregio dalle lettere e dalle arti; senza che giacerebbero in un sonno oscuro, d’ onde neppur il solo potrebbe svegliarli.


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Baroness Krudener.
(New Monthly Magazin June 1816.)

Baroness Krudener, of Riga who some years since displayed considerable talent in a novel, entitled Valerie, has it seems been seized with an extraordinary religious mania. Having been obliged by the government of Basle to quit that city, she has for some time past, resided at Arau, where she preaches to the Protestants who assemble from the adjacent country to hear her. She holds a pious conference in French every evening, with the better educated of the inhabitants of Arau. It is said that she gives no preference to any sect; that her opinions which tend to the union of all religious societies, are founded on the principal truths of all the christian persuasions. She accordingly admits to her meetings, persons of all religious communions, who never fail to retire highly edified.


Copie de la lettre du due d’Otrante, trouvée sur Joachim Murat.
(Für die Isis)

J’ai reçula lettre par laquelle vous m’annoncez votre débarquement sur les côtes de Provence et votre dénuement; je m’empresse de vous envoyer les fonds nécessaires et un passeport du Prince de Metternich pour que vous puissiez vous rendre en Autriche où votre famille est dejà établie; je vous invite à quitter promptement la france et à prendre la route de Trieste.

Je ne puis vous donner d’autres conseils aujourd’hui que celui d’une résignation complette à votre position; le malheur a souvent des résultats heureux; vous trouverez dans une vie privée, le repos dont vous ne pouviez jouir sur le Trône, quelle tranquillité peut-il y avoir sur un trône qui tremble et qui menace de s’ouvrir sous celui qui s’y est assis? croyez en celui qui connait les illusions humaines, et qui ne cessera de prendre intéret à vous quelque soit votre destinée et votre eloignement.

Signé le duc d’Otrante.


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Lorenz Oken (Hrsg.): Isis. Brockhaus, Jena 1817, Seite 103–104. Digitale Volltext-Ausgabe bei Wikisource, URL: https://de.wikisource.org/w/index.php?title=Seite:Isis_1817_52.jpg&oldid=- (Version vom 11.10.2018)